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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Starmus Bratislava, giorno 5 (17 maggio): il gran finale

17 de Maio de 2024, 11:07, por Il Disinformatico

Proseguo il resoconto dell’evento di musica e scienza Starmus che si sta tenendo a Bratislava, in Slovacchia: oggi è l’ultimo giorno.

  • Kathryn Thornton (astronauta Shuttle). Correcting Hubble’s Vision: First Service Mission to the Hubble Space Telescope
  • Chris Hadfield (astronauta Shuttle e Soyuz). The Sky is Falling – what to do about Space Junk?
  • Neil Lawrence (informatico, professore di machine learning all’Università di Cambridge). What makes us unique in the age of AI
  • Garrett Reisman (astronauta Shuttle, consulente di SpaceX) (fuori programma). 
  • David Eicher (Astronomy) e Robert Rees (London Stereoscopic Company) (fuori programma). Intervento dedicato al ricordo dell’astronomo Sir Patrick Moore, storico divulgatore scientifico britannico (The Sky at Night).
  • Carole Mundell (Director of Science all’ESA). From near Earth to the fabric of Space time - Journey through the Cosmos with the European Space Agency
  • Dante Lauretta (planetologo, Principal Investigator della missione OSIRIS-REx). From Bennu to the Brain: Tracing the Origins of Life and Consciousness through Asteroid Sample Analysis
  • Brian Greene (fisico e autore di libri di divulgazione della scienza). Until the end of time
  • Dibattito con Joel Parker (astrofisico), Patrick Michel (planetologo), Scott Hubbard (astrofisico), Garrett Reisman (astronauta Shuttle, consulente di SpaceX). Humans to the Moon and Mars: Good idea or not?
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Starmus Bratislava, giorno 4 (16 maggio)

16 de Maio de 2024, 10:45, por Il Disinformatico

Proseguo il mio resoconto di Starmus presentando i relatori della giornata di oggi.

  • Pietro Barabaschi (fisico, direttore del progetto di fusione nucleare ITER). Can nuclear fusion help to fuel the world? ITER and the Global Fusion Innovation Program. Lo stato attuale del progetto ITER.
  • Martin Rees (astrofisico). Post-human intelligence - a cosmic perspective (in video). L’esplorazione del cosmo da parte di esseri umani, finanziata dai governi, non ha senso: troppo costosa e inefficiente rispetto alla robotica di oggi e soprattutto a quella del prossimo futuro. Ma gli esploratori umani privati potrebbero avere senso, e se ci saranno, probabilmente modificheranno geneticamente la propria progenie per adattare l’organismo all’ambiente. Ipotesi scientifiche sulla vita tecnologica extraterrestre, biologica o non biologica.
  • George Smoot (astrofisico e premio Nobel). Cosmology: today and tomorrow. Lo stato dell’arte nelle osservaziioni cosmologiche.
  • Michel Mayor (astrofisico e premio Nobel, scopritore del primo esopianeta). Change of paradigm during the 20th century - From one to billions of planetary systems. 
  • Laurie Anderson (scrittrice, regista, compositrice, artista visivo, musicista e vocalista). Building an ARK
  • Anton Zeilinger (fisico, premio Nobel), Randomness and reality
  • Donna Strickland (fisico premio Nobel). Global Environmental Measurement and Monitoring (GEMM) 
  • Kurt Wütrich (chimico/biofisico, premio Nobel). Brownian Motion and Protein Dynamics in Solution 
  • 108 Minutes. Tavola rotonda con Jane Goodall, Tony Fadell, Laurie Anderson Chris Hadfield, Dexter Holland, Garik Israelian, Martin Rees, Katharine Hayhoe e Steven Chu
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Starmus Bratislava, giorno 3 (15 maggio)

16 de Maio de 2024, 9:02, por Il Disinformatico

Ieri Starmus è stato dedicato interamente alla musica, anche se nelle università vari relatori hanno tenuto delle conferenze per gli studenti, come negli altri giorni.

Si è svolta infatti la cerimonia di consegna delle Stephen Hawking Medal, le medaglie dedicate a chi si è distinto nella comunicazione della scienza. Sul palco si sono avvicendati Montserrat Martì (cantante, figlia di Montserrat Caballé), Celeste Buckingham (cantante slovacca) insieme al rapper slovacco Tono Suchota, Tony Hadley (degli Spandau Ballet), che ha incantato con Life on Mars (accompagnato nientemeno che dal tastierista che suonò nella versione originale di questa canzone, ossia un certo Rick Wakeman, e scusate se è poco), Through the Barricades, True e Gold, accompagnato dall’Orchestra filarmonica slovacca. Fra i brani presentati, We Are the Champions e Earth Song, cantati anche da un coro di bambini e bambine davvero notevole.

Wakeman ha poi eseguito il tema musicale di Starmus, scritto da lui, e un altro suo brano scritto per l’etologa Jane Goodall, che ha ricevuto dal pubblico una standing ovation insieme alla medaglia Hawking. Gli altri premiati sono stati Laurie Anderson (presente), Christopher Nolan (in video), David Attenborough (che a 98 anni ha scritto a Brian May una bellissima lettera di carta per scusarsi di non poter essere presente di persona), e l’oceanografa Sylvia Earle (presente).

Garik Israelian ha introdotto la serata e Robin Ince l’ha condotta, tenendo conto anche delle notizie gravissime dell’attentato al primo ministro slovacco Robert Fico. Ince ha regalato anche la lettura di sue poesie a metà fra scienza e sentimento: una si concludeva con questa dedica bellissima, un’ode alla capacità umana di creare bellezza attraverso la scienza: “Emergent complexity briefly defeats the void”. La complessità emergente sconfigge, brevemente, il vuoto.

Dopo la cerimonia, siamo rimasti in sala per il fragoroso concerto degli Offspring, nel quale ha fatto capolino Brian May. Cose che succedono solo qui a Starmus.

Queste sono le foto scattate da me: sto scaricando quelle ufficiali e ne pubblicherò qui una selezione.







Laurie Anderson fra il pubblico.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Starmus Bratislava, giorno 2 (14 maggio)

16 de Maio de 2024, 6:46, por Il Disinformatico

Scrivo qui in tempo reale la cronaca del secondo giorno della manifestazione di musica e scienza Starmus, che si sta tenendo a Bratislava, in Slovacchia. Questo è il programma degli interventi di oggi:

  • Edvard Moser (neuroscienziato e premio Nobel): Nature or nurture – Are we born with a sense of space? Affascinante spiegazione del sistema con il quale il cervello mappa le posizioni e sa dov’è rispetto all’ambiente
  • Charlie Duke (astronauta lunare Apollo): To The Moon Again: The Hope of Artemis. Presentazione del progetto Artemis a confronto con Apollo.
  • Tony Fadell (imprenditore, investitore, inventore dell’iPod): Innovating to save our planet. Il metano, altro gas serra ad altissimo impatto, è ora finalmente tracciabile grazie a MethaneSAT, un satellite attualmente in orbita al quale ha contribuito in gran parte Fadell; i dati grezzi saranno disponibili pubblicamente gratis.
  • Kip Thorne (fisico teorico e premio Nobel) e Lia Halloran (artista): Poetry, Art and Science: The Warped Side of the Universe. Presentazione del loro libro The Warped Side of Our Universe che unisce arte e scienza, e discussione delle vacuum fluctuations: quello che rimane quando rimuovi tutto dallo spazio. Ciliegina sulla torta, la spiegazione di come LIGO fa correzione d’errore.
  • Richard Marko (informatico, CEO di ESET): Tech for Earth: Rethinking Cybersecurity in the Age of Global Challenges. Cronologia e tecnologia degli attacchi informatici di origine russa contro l’Ucraina e uso dell’intelligenza artificiale nella gestione degli incidenti informatici.
  • Bernhard Schölkopf (informatico del Max Planck Institut, esperto in machine learning): Is AI intelligent?
  • Philip Torr (informatico dell’Università di Oxford): AI to the people
  • Gary Marcus (informatico): Taming Silicon Valley
  • Roeland Nusselder (informatico): AI will eat all our energy, unless we make it tiny. Interessantissima presentazione sulle mini-IA dedicate a un singolo scopo. Costa meno (e consuma meno energia) elaborare in loco, anche su hardware minimo, che inviare le immagini per l’analisi remota, con enormi benefici di sicurezza e privacy.
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Starmus Bratislava, giorno 1 (13 maggio)

16 de Maio de 2024, 6:44, por Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2024/05/14 8:35

Sono appena stato alla conferenza stampa di presentazione di Starmus, con Garik Israelian (astrofisico, co-organizzatore dell’evento), Brian May, Jean Michel Jarre, Jane Goodall (sì, quella Jane Goodall), David Eicher (editor della rivista Astronomy) e Tony Fadell (ingegnere, mega-investitore e artefice generale dell’iPod).

Ecco qualche foto che ho fatto.

Brian May arriva alla conferenza stampa.
Da sinistra: Eicher, Jarre, May, Israelian, Goodall, Fadell.
Una bella immagine di gruppo: Jarre, May, Israelian, Goodall, Fadell.
Jean-Michell Jarre mi passa davanti, faccio uno scatto di corsa.
La sala principale della Tipos Arena a Bratislava, allestita per Starmus.
La regia imponente della sala principale.

Tra poco si comincia con le conferenze scientifiche, e si parte alla grande, con Jane Goodall, che a 90 anni porta un messaggio di speranza per l’ambiente (e fa a voce il saluto che ha imparato dagli scimpanzé). Seguono la climatologa Katharine Hayhoe, l’economista Nathaniel Keohane, la sociologa Mary Kaldor, la biologa marina e oceanografa Sylvia Earle.

Finora i loro interventi sono stati incentrati su un cauto ottimismo: dati concreti su azioni per contrastare l’impatto ambientale delle nostre attività, soluzioni anche economiche per gestire la transizione, la considerazione che oggi perlomeno abbiamo i dati necessari per decidere mentre prima non avevamo nemmeno quei dati, ma soprattutto esperienze personali di contatto con la natura e con il suo valore, come quelli di Goodall e Earle, che nel corso delle loro carriere straordinarie hanno visto trasformarsi la conoscenza nei propri settori e la percezione del ruolo degli esseri umani, da dominatori esclusivi del tutto a comprimari ingombranti e maldestri che devono imparare a convivere con gli altri attori sulla scena del nostro pianeta se non vogliono che cali il sipario per tutti.

Dopo la pausa, il palco ospita Steven Chu (premio Nobel per la fisica nel 1997), con una relazione strapiena di dati interessantissimi che dovrò assolutamente trascrivervi, e Maureen Raymo, geologa marina e oceanografa.

La prima giornata si conclude con due interessantissimi dibattiti: il primo con Ros Rickaby (biogeochimica) e Bob Bishop (fisico matematico, informatico) (Damia Barcelo, annunciata nel programma, non è presente), sul tema dei flussi atmosferici di vapore acqueo o atmospheric river, e il secondo con Svitlana Krakovska e Chris Rapley (entrambi climatologi), sul collasso dei ghiacci antartici.

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