Coccolone ufologico garantito: quadricotteri luminosi volano in formazione di notte
4 de Setembro de 2012, 21:00 - sem comentários aindaQuesto articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “barcollo”.
Non manca mai di stupirmi il corto circuito mentale di chi vede un puntino luminoso che si muove in cielo e subito pensa “veicolo di visitatori extraterrestri”. È come sentire un rumore di zoccoli di cavallo e pensare “unicorno”. Con tutte le cose naturali e artificiali che ci sono in cielo, l'idea dell'astronave aliena che gironzola incurante di farsi notare dovrebbe essere l'ultimissima cosa che passa per la testa. Ma grazie alla propaganda dei fufologi, è un corto circuito molto popolare.
Figuratevi il coccolone che può venire a chi è vittima di questo corto circuito e si vede comparire in cielo, di notte, uno sciame di punti luminosi che si muovono in modo coordinato, come nel video qui sopra, o a chi trova su Internet questa foto e non ne conosce il contesto. Si tratta in realtà di alcune decine di piccoli quadricotteri radiocomandati Hummingbird della AscTec (simili a questo), dotati di una luce, che fanno parte dello spettacolo The Cloud in the Web organizzato a Linz, in Austria, e segnalato da Dvice. Geniale, magico e inquietante. Lo voglio.
Scoperta “ufficiale” di esplosivo nelle Torri Gemelle: vecchia bufala made in Iran
4 de Setembro de 2012, 21:00 - sem comentários aindaL'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2012/09/05.Mi sono arrivate parecchie segnalazioni di questa “notizia” sul sito Agenziastampaitalia.it, secondo la quale sarebbe “ufficiale” la scoperta di “tracce di esplosivi di nano-termite” tra i “detriti del WTC poco dopo il loro crollo dell'11/9/2001. Alla Brigham Young University, il professore di fisica, il dottor Steven Jones, ha fatto la scoperta dell'esplosivo insieme ad un team internazionale di nove scienziati.”
A quanto pare le notizie viaggiano lente, in Iran. Sì, perché Agenziastampaitalia.it non è un'agenzia di stampa italiana: è un sito gestito dall'Iran (come suggerito dal logo dell'IRIB accanto a ogni notizia) e la storia della “nanotermite” è vecchia di tre anni, come si può scoprire seguendo il link fornito nell'articolo, che porta allo stesso testo datato 2009. I simpaticoni di Agenziastampaitalia.it non hanno neanche aggiornato la notizia, perché oggi come allora una delle persone citate, Niels Harrit, continua ad avere 37 anni.
Cosa più importante, la notizia è una bufala smentita dagli stessi complottisti (specificamente da Jenna Orkin e Michael Ruppert). La presunta “nanotermite” non è altro che l'antiruggine applicato alle colonne d'acciaio delle Torri Gemelle, come spiegato tecnicamente in questo articolo di Enrico Manieri. E nessuno, in dieci anni, è riuscito a dimostrare come uno straterello di questa “nanotermite” sarebbe capace di tranciare istantaneamente delle colonne d'acciaio come quelle delle Torri Gemelle.
Il “rigoroso processo di peer-review” dichiarato nell'articolo è una fandonia: in realtà la rivista che ha pubblicato il documento della presunta scoperta pubblicava qualunque cosa, basta pagare. Steven Jones e colleghi avrebbero pagato almeno 600 dollari per farsi pubblicare.
La rivista non è affatto “una delle riviste più accreditate negli USA”: il “Bentham Chemical Physics Journal” (più precisamente il Bentham Open Chemical Physics Journal) ha pubblicato soltanto 4 numeri dal 2008 a oggi. In totale, in questi quattro numeri, ha pubblicato soltanto undici articoli. E ha un impact factor (indice di reputazione) pari a zero.
Vedete voi se fidarvi.
Neil Armstrong: miniguida per evitare errori nei media
4 de Setembro de 2012, 21:00 - sem comentários aindaL'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2012/09/05.
La morte di Neil Armstrong sta scatenando una pioggia di articoli contenenti castronerie. Spiccano quella della NBC, che aveva inizialmente annunciato la morte di Neil Young, quella di People, che ha pubblicato in grande una foto di John Young; e quella di Repubblica, che è ben più di una castroneria: ha spudoratamente copiato da Wikipedia e poi ci ha anche appiccicato sopra la dicitura “Riproduzione riservata” in un articolo spettacolarmente infarcito di errori. Uno per tutti: la doppia “più alta onorificenza civile”. No, dilettanti copioni di Repubblica, non vi farò il favore di dire quali sono gli altri errori. Arrangiatevi, oppure fate una donazione all'Astronaut Scholarship Foundation e ne riparliamo. Grazie, intanto, a @cattivascienza per le segnalazioni.
Segnalo brevemente qui gli errori più ricorrenti, così i giornalisti seri possono evitare di commetterli e i lettori possono evitare di farsi imbrogliare dagli incompetenti. Tutte le foto citate sono tratte da Apollo Archive.
La foto dell'impronta non mostra il primo passo e non ritrae Armstrong
Quella foto, numero di catalogo AS11-40-5877 (mostrata qui accanto), insieme alla sua gemella AS11-40-5878 e a quella con il piede dell'astronauta AS11-40-5880, fu scattata decine di minuti dopo il primo passo e mostra in realtà un'impronta di prova pianificata. Inoltre non fu prodotta da Armstrong ma dal suo compagno di escursione lunare Buzz Aldrin.
Esiste anche la ripresa a colori del momento in cui Aldrin produce quest'impronta. L'evento è documentato in dettaglio nell'Apollo Lunar Surface Journal. Ma La Stampa l'ha attribuita ad Armstrong.
Nessuna delle foto celebri dell'escursione lunare dell'Apollo 11 raffigura Neil Armstrong; si vede solo Aldrin
I due astronauti avevano una sola fotocamera, che si passarono per scattare foto secondo una scaletta predefinita molto precisa che definiva Armstrong come fotografo principale. Aldrin aveva il compito di scattare foto di natura tecnica. Inoltre la telefonata inattesa del presidente Nixon scombussolò in parte la scaletta. Nella concitazione si finì per non scattare foto intenzionali di Armstrong, che compare solo parzialmente in alcuni scatti.
Questo è Aldrin, non Armstrong. Foto AS11-40-5874. |
Anche questo è Aldrin, non Armstrong. Foto AS11-40-5903. |
L'unica foto decente di Armstrong durante l'escursione lunare. Dettaglio della foto AS11-40-5886. |
Ci sono anche i fotogrammi della ripresa automatica fatta dalla cinepresa 16mm situata dentro l'abitacolo, ma sono piuttosto sgranati: qui ce ne sono un paio da un riversamento HD, quello di Footagevault, decisamente migliore di quelli che stanno circolando in queste ore.
Neil Armstrong sulla Luna. Dettaglio di fotogramma dalla ripresa automatica in 16mm. |
Neil Armstrong sulla Luna. Dettaglio di fotogramma dalla ripresa automatica in 16mm. |
Neil Armstrong sulla Luna. Fotogramma integrale tratto dalla ripresa automatica in 16mm. |
Se vi serve una foto di Armstrong sulla Luna che abbia una buona risoluzione, usate questa, scattata mentre il modulo lunare era ancora sulla Luna, dopo l'escursione all'esterno:
Neil Armstrong nel modulo lunare Eagle, ancora posato sulla Luna, dopo aver compiuto insieme a Buzz Aldrin l'escursione lunare. Foto AS11-37-5528. |
Il ritratto frontale viene spesso diffuso in versione ritoccata
Attenzione al rispetto delle norme sul ritocco giornalistico: l'originale (mostrato qui sotto, foto AS11-40-5903) è inquadrato male, tanto da troncare l'antenna radio sopra lo zaino di Aldrin.
Foto AS11-40-5903 integrale. |
Questa versione è falsa (cielo aggiunto). |
Un peccadillo estetico, certo, ma resta il fatto la foto con la fetta di cielo aggiunta non è una rappresentazione fedele della foto originale, e i giornalisti che ancora si ricordano che cos'è la deontologia professionale e quindi hanno regole di trasparenza che proibiscono l'uso non dichiarato del fotoritocco farebbero meglio a segnalare che il cielo nero sopra Aldrin è falso.
Il video del primo passo non è quello in cui si vede Neil saltare giù dalla scaletta
Molto spesso viene presentata una sequenza televisiva in bianco e nero in cui si vede un astronauta saltare giù dalla scaletta del modulo lunare, ma non è quello il momento in cui Armstrong fece il vero primo passo e pronunciò la famosa frase “Questo è un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità”. Il primo passo è quasi invisibile nelle registrazioni della diretta TV e fu compiuto dopo che Armstrong si era soffermato ai piedi della scaletta, con i propri piedi sull'ampia zampa circolare del modulo lunare. Armstrong poggiò cautamente il proprio piede sinistro sulla superficie lunare, tenendosi alla scaletta, e pronunciò la storica frase.
Di questo momento esiste anche una ripresa a colori: qui vedete un fotogramma delle due riprese, tratto dal mio documentario liberamente scaricabile Moonscape, che copre l'intera escursione lunare dell'Apollo 11.
Dal documentario libero e gratuito Moonscape. |
Dichiarazione doganale surreale
Un altro documento che sta circolando parecchio mostra quella che sembra essere una dichiarazione doganale quasi assurda che sarebbe stata compilata dagli astronauti dell'Apollo 11 dopo il loro rientro, per sdoganare le rocce lunari e soddisfare i requisiti dell'inflessibile servizio d'immigrazione degli Stati Uniti.
Molti lo stanno usando come spunto per lamentarsi delle burocrazie ottuse o lo considerano un falso, ma in realtà si tratta di un documento autentico, vale a dire di un vero modulo di sdoganamento realmente compilato e firmato da Armstrong, Aldrin e Collins. Ma lo compilarono per scherzo durante la quarantena post-volo. I dettagli sono su Space.com e The Economist, e non è l'unico documento scherzoso che riguarda le missioni Apollo.
La foto di Armstrong scelta come Image of the Day dalla NASA è fasulla
La Image of the Day odierna scelta dalla NASA è un fotomontaggio ottenuto componendo tre foto originali:
Le tre foto utilizzate sono la AS11-40-5885, 5886, e 5887, ma poi il fotomontaggio viene troncato, per cui si torna quasi alla 5886 originale, ma nel frattempo sono state introdotte quelle frange multicolore che non c'erano nell'inquadratura originale (provengono dalla foto 5887) e interferiscono con l'immagine di Armstrong. Ecco le tre foto in questione:
Foto AS11-40-5885, 5886 e 5887. |
Per onorare Neil
Concludo con l'invito pubblicato dai familiari di Neil Armstrong: “Per coloro che potrebbero chiedere cosa possono fare per onorare Neil, abbiamo una richiesta semplice. Onorate il suo esempio di servizio, successo e modestia, e la prossima volta che passeggiate all'aperto in una notte limpida e vedete la Luna che vi sorride, pensate a Neil Armstrong e fategli una strizzatina d'occhio.”
Bruce Willis NON sta facendo causa ad Apple
3 de Setembro de 2012, 21:00 - sem comentários aindaQuesto articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “alessandro.du*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
L'ANSA e varie testate (Corriere della Sera; News.com.au; IBTimes; Rockit; America24) stanno riportando la notizia che l'attore Bruce Willis stia facendo causa, o pensando di farla, contro Apple per i diritti della propria collezione di musica acquistata da iTunes, perché ha scoperto che non la può legalmente tramandare agli eredi come si fa con i dischi normali.
La notizia è una bufala partorita, a quanto pare, dal Sunday Times e ripresa dal Daily Mail qui; è stata seccamente smentita dalla moglie di Willis via Twitter. Però la questione dei diritti sulla musica lucchettata e acquistata da iTunes e simili è reale. Maggiori dettagli sul Guardian, TechCrunch, CNN.
È interessante notare che ancora una volta il giornalismo “professionale” ha preso una storia e l'ha ripubblicata senza alcuna verifica, semplicemente perché era ghiotta e vendibile.
Tutte le foto di Apollo 11 a 20 megapixel
1 de Setembro de 2012, 21:00 - sem comentários aindaQuesto articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di cod328* ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Neil Armstrong sulla Luna. Elaborazione di dettaglio della foto AS11-37-5529. |
Queste sono, al momento attuale, le migliori scansioni pubblicamente disponibili delle immagini di Apollo 11 e costituiscono un riferimento assoluto per chiunque voglia conoscere a fondo il primo sbarco sulla Luna.
Da oggi trovate le oltre 1400 foto presso Attivissimo.net, sia come immagini singole, sia come archivi ZIP, per un totale di 4,4 gigabyte. I dettagli sono in questo articolo di Complotti Lunari. Ringrazio Andrea Tedeschi, che si è occupato della correzione del colore, e Tarcisio Bee, che ha effettuato l'estrazione dal sito GAPE.
Attenzione: lo scaricamento può risultare lento a causa dell'elevato numero di utenti che stanno scaricando i file. Ho 10 megabit di banda a disposizione e più di così non posso fare. Alcuni utenti (Gospel e Andrea Draghetti, che ringrazio) stanno predisponendo dei Torrent: li trovate elencati nell'articolo su Complotti Lunari.